Get To Know Us:
Canzoni.
Le vostre (dis)avventure non vi hanno permesso di
riposare, figuriamoci prendervi un momento per voi ed ascoltare musica. Ma se
aveste potuto, quale sarebbe stata la canzone che vi sareste concessi?
Queen: Ho sentito spesso la mancanza della musica,
mentre eravamo in viaggio. A un certo punto ho iniziato a cantare da me le
canzoni che ascoltavo prima che tutto questo incubo iniziasse. Quella che più
spesso mi ritrovavo a canticchiare dentro la mia testa era degli Halestorm: I’m
not an angel. Di solito ascolto canzoni più dolci, con un ritmo leggero. Questa
però ha sempre parlato di me, con me. Dopo tutto ciò che ho passato posso
vedere la connessione.
Evan: Già la musica, sarebbe servita. Forse se
l’avessimo messa più spesso saremmo stati meno stressati. (sorride) C’è una
canzone che mi piace, una che potrei tatuarmi addosso per quanto la sento mia.
Si chiama Dysfunctional e già il titolo dice molto, è dei Tech N9ne.
Come? La frase che sento più mia? Bella domanda…
Forse quel pezzo che dice “If you push me, It might
be bad.”, che dire… è una versione moderna di Flectar ne Frangar.
Viper: Toxicity, degli Sistem of a Down. È un po’ difficile spiegare il motivo, non sono un esperto… Mi piace perché a volte sento una rabbia che non riesco a identificare, scoppia all’improvviso; come accade in questa canzone. Quando la ascolto mi sento meglio.
Adela: Non ascolto molta musica; non sono quel tipo
di persona, posso vivere senza. Non sono una fan della musica odierna, se
proprio devo ascoltare qualcosa opto per la musica classica. Il mio compositore
preferito è Paganini, e se dovessi scegliere andrei con Violin Sonata N.6. Perché è la prima che ho ascoltato, tutto qui; di Paganini ascolterei comunque qualunque cosa.
Dicevano fosse il diavolo per quanto fosse bravo, durante i suoi concerti le
persone erano convinte di sentire puzza di zolfo nell’aria.